Andati via da Tricarico (si può dire: emigrati?), trascorremmo i primi anni a Modena, di poco preceduti dalla buona fama del figlio di don Giulio Buono, che a Modena si era fatto stimare in un’attività amministrativa analoga alla mia.

A Modena sono  nati Luigi e Rosalba.

Il povero mio fratello Franco ha fondato il monumentale Planetario, che porta per sempre il suo nome e una targa che reca Tricarico (MT) come luogo nascita.

A Modena ho vissuta l’amicizia umana e politica con Ermanno Gorrieri, Fondatore e storico della Repubblica di Montefiorino, e fondatore del partito cristiano sociale (ma in questo percorso non lo seguii, benchè il nostro rapporto crebbe in intensità)

Inoltre, la ricca esperienza della sinistra democratica cristiana di Benigno Zaccagnini, Ermanno Gorrieri e quindi del giovane Pierluigi Castagnetti.

Modena è una città grassa e ricca, nota per i salumifici, odora di porcilaie. La porcilaia più rinomata odorava di pulito, era di Dino Grandi, la personalità di più alta caratura del fascismo con Giuseppe Bottai, il gerarca che presentò al gran consiglio del fascismo l’odg che provocò la caduta del fascismo, che forse lui non avrebbe voluta. Venne a visitarla il ministro della meccanizzazione agricola dell’Unione sovietica  e toccò anche a me visitarla, non … col ministro sovietico ! Con Dino Grandi, persona squisita, una mattina trascorsi nella sua azienda un paio di ore e interessanti. Forse ne parlerò in un’altra occasione.

A Modena, zona dei salumifici, veniva spesso Cocolino, appellativo scherzoso di un caro amico, di cui a Tricarico, dove aveva gestito un salumificio, forse si sono già scordati, si fa presto a dimenticarsi al mio paese, e non solo al mio paese. Una volta Cocolino venne a Modena dopo essersi fermato a Roma per la nascita della figlia di Umberto Lauria, Sabrina.

Tredici giorni dopo nacque Rosalba. In frigo c’erano alcune bottiglie di ottimo spumante se non di champagne (per il mio lavoro in quel tempo nelle feste comandate gli ospedali della provincia mi omaggiavano di grossi cestoni di ogni bendidio) e brindammo a Sabrina (non a Rosalba che non era ancora nata).

Durante il mio periodo modenese mi fu proposto l’incarico di direttore amministrativo dell’ospedale di Carpi. Carpi era ed è il centro più ricco e importante del modenese e aveva un ospedale che stava alla pari. Io avevo altri progetti e non potetti accettare.

Col presidente dell’ospedale, un professore di materie classiche al liceo, una persona colta e per bene, diventai amico e, con la confidenza portata dall’amicizia,  mi riferì che quando decisero di propormi la direzione amministrativa dell’ospedale, chiesero preventivamente le sacrosante informazioni sul mio conto. I carabinieri di Tricarico scrissero (ricordo fedelmente la risposta, punto e virgola): “Si sconosce il suo orientamento politico. Si ha motivo di ritenere che parteggia per i partiti dell’ordine.”

Dio mio! Quando accadde il fatto, al massimo avevo lasciato Tricarico da tre o quattro anni, dove avevo svolto intensa attività politica. Così rapidamente era evaporato il ricordo di me, di anni di attività politica, di segretariato della sezione DC?

 

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