Rocco Scotellaro, ospite della sorella Serafina, ha frequentato a Trento il secondo liceo e conseguita la maturità classica.

Nell’edizione di E’ fatto giorno curata dal prof. Franco Vitelli, edita nel 1982, è pubblicata questa bella e brevissima poesia, che parla (anche nel titolo) di Passeggiate mano a mano con una ragazza, Trude, evidentemente giovanilissimo amore. Bei versi da me conosciuti circa trent’anni dopo la morte di Rocco:.

I nostri passi ricamano le luci
le luci d’oltre Isarco di Bolzano,
io e la Trude andavamo felici
tutte le sere di là mano a mano.

Mi capitò di dovermi ricoverare per una non breve degenza neall’ospedale di Bolzano. La sera, prima di addormentarmi, guardavo, vicinissime, le luci di Trento, intravvedevo l’avvallamento del corso del fiume Isarco, ripetevo mentalmente questi versi e salutavo Rocco e Trude: Buona passeggiata sotto le luci d’oltre Isarco di Trento. Saluti alla Trude.

Ricordavo un efferato femminicidio nel Trentino di una ragazza di venti anni, di nome Geltrude chiamata Trude dai familiari e dagli amici. Trude aveva vent’anni, faceva la maestra e si recava a piedi a scuola, in una zona lontana e isolata. Fu barbaramente aggradita, violentata, uccisa, e gettata tra i cespugli di un bosco. Notizie confuse, frammentate, di non so quanto tempo prima. Impossibile capire di più. Questa Trude aveva due o tre anni più di me, e questa sua maggiore età l’avvicinava all’età di Rocco, sicché sarebbe potuta essere la Trude delle sue passeggiate trentine, una ragazza che mi pareva di conoscere.

È uno strazio sapere di queste barbarie, ma ti colpisce di più sapere che hanno colpito una persona che ti è più vicina: che conosci, che abitava nel tuo condominio, nel tuo quartiere, nel tuo paese; lo strazio si va placando quanto più la vittima si allontana: non la conosci, non conosci il nome, abitava in un’altra città, in un’altra regione, in un altro stato, in un altro continente.
Nulla lasciava pensare che potesse essere stata la Trude delle passeggiate di Rocco. Trude era nome comune in Alto Adige. E questi pensieri erano un conforto. Questa Trude potrebbe essere ancora vivente, una anziana signora ultranovantenne in quest’ultimo giorno di settembre 2021 in cui sto scrivendo. Come vorrei farle conoscere questi versi. Salutandola, la pensavo appunto ancora vivente, soprattutto escludevo che fosse stata lei la vittima dell’efferato omicidio. Se la vittima fu un’altra ragazza, aveva lo stesso nome, la stessa età, abitava nella stessa zona, ma non andava mano a mano con Rocco “ricamando” le luci d’oltre Isarco di Bolzano”. Era un’altra Trude, sconosciuta. Ma chiunque sia stata la vittima, le rivolgo un commosso sentimento di pietà.

 

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