E’ fatto giorno: giugno 1954
E’ calda così la malva

AL SOPPORTICO DELLE API IL PRIMO AMORE

Al sopportico delle Api
affisse ai muri le nostre iniziali
col colore della paglia bruciata.
L’amore nostro crebbe qui
nella stalla vicina.
E io vederti sorgere tenera ombra,
misuravo le parole tue calde
cercandoti le labbra con le dita.
Ombre di noi che siamo in fuga
si allungano, scompaiono
quando la lucerna del mulattiere
mette fremito alle bestie per la biada.

A Tricarico non c’è un più luogo denominato « Sopportico delle Api». Questo luogo è però esistito (ed esiste pur senza nome) e di esso si ricorda solo qualche anziano. La scomparsa di un luogo della poesia di Scotellaro è doloroso per chi ricorda il sopportico e l’iscrizione. « Sopportico delle Api » e «Vico Tapera »sono due tra i più significativi ed emozionanti luoghi della poetica di Scotellaro ed è una consolazione dell’anima sapere che Vico Tapera, di certo non più “bello” o non “più brutto” di Sopportico delle Api, conservi la sua identità.

 

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