Se volete sapere tutto sulla localizzazione della Fons Bandusiae di Quinto Orazio Flacco, Carm. 3, 13, chiamate la voce La fontana di Banzi sul mio blog Rabatana e saprete veramente tutto.Tutto anche sulla vexata quaestio della localizzazione della fontana.
Ma se volete risparmiavi di leggere il lungo polpettone pubblicato sul mio blog fidatevi e sappiate che Giuseppe Giannotta, Rocco Scotellaro e anche Giustino Fortunato non hanno dubbi che la fontana sia ubicata a Banzi.
Sia Rocco Scotellaro sia Giuseppe Giannotta traducono «O fons Bandusiae» in «Fontana di Banzi»: Giannotta nel titolo stesso della sua versione del Carme e Scotellaro nel primo verso della prima strofa e nel quarto della seconda; Giustino Fortunato ha scritto dottissime pagine su pagine, che il citato mio blog riporta. Inoltre, a pag. 33 del volume di Giuseppe Giannotta, in calce alla poesia «O fons Bandusiae» è pubblicata la foto della fonte con la didacalia O FONS BANDUSIAE – LOCALITA’ BANZI. 

Ma più di tutte valga la mia testimonianza.
Mio padre era amico di Orazio, anzi compare, lo chiamava mba’ Orazio. La nostra famiglia era originaria di Palazzo San Gervasio, un paese vicinissimo a Venosa, che era il paese di Orazio, un compare di Venosa di papà.
Avevo quattro anni quando papà ci portò a Venosa e a bere la fresca acqua della fontana di Orazio, proprio quella riportata nel libro di Giannotta. Era l’anno 1934 e ricorreva non ricordo quale importante occasione, due mila anni di non ricordo che, ma che aveva a che vedere con Orazio. Mio padre portò tutta la famiglia (lui, mia madre e i tre figli allora nati: Maria, io e Michele di quasi due anni). Non posso portarli a testimoniare, perché sono rimasto solo io.
Papà ci sballottolò di qua e di la, Orazio  qua, Orazio la, la fontana di Orazio, la casa di Orazio …, stanchezza e anche delusioni, perché Orazio non si faceva vedere, si capisce che doveva essere molto impegnato. Papà diceva in continuazione nel dialetto del compare mba’ Orazio dice questo e mba’ Orazio dice quest’altro.
La balilla a tre marce, che ci condusse a Venosa e in tutti i giri che facemmo, fece una sosta a Banzi, per visitare la “fontana di Orazio”. Papà ci spiegò che la fontana si trovava nel territorio di Banzi, fra Palazzo San Gervasio e Genzano di Lucania, nei pressi di Venosa.
Tutti ammiravano estasiati la fontana e bevvero la sua acqua. Ne bevvi anch’io. Tanta, bella fresca.

O’ fons Bàndusiaè | spléndidiòr vitro,
dùlci dìgne merò | nòn sine flòribus,
cràs donàberis haèdo,
cùi frons tùrgida còrnibus

prìmis èt venerèm | èt proelia dèstinat.

 

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