Conclusione dell’orazione funebre a Silvana Mangano di Antonello Trombadori:

«  … quella promenade che facemmo, ricordi?, un pomeriggio memorabile di quarantun anni fa da via delle Camène a via Celimontana dove i fiori erano così fiorenti che a qualcuno venne in mente di chiamarti “fiore”; ricordi l’inizio del sonetto?

Mica lo so perché te chiamai fiore,
Troppo facile a di perch’eri bbella,
Perché ciavevi un viso da modella
Da fa ammattì er pennello der pittore …

E il pittore fu in una Villa Strohl fern carica di neve nell’inverno del ’56 Carlo Levi che ti dipinse appunto come “regina delle nevi ».

E in un tuo inedito e strano aspetto regale ancora tre anni fa, quando venimmo a trovarti a Villa Parisi a Frascati, dove con Marcello stavi per riapparire sullo schermo, ti ha disegnato un poeta a te caro, amico di Rossellini, di Flaiano, di alcuni dei tuoi più cari amici, il poeta Michele Parrella. in quei versi che tanto ti piacciono, intitolati «Oci Ciornie»

Oci Ciornie è pubblicata con un precedente post. Qui Silvana « Regina delle Nevi» di Carlo Levi.

 

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