O PER LO MENO RISCHIA DI ESSERLO

Si dice: «Sei la nostra memoria storica» e si pensa «Sei un rompiscatole.»

Vorrei vedere come, giunti alla mia età, non si avesse memoria lunga, non si fossero conosciuti o visti fatti e avvenimenti col sapore più antico della Terra e chi ascolta fa fatica a inquadrare nel tempo storico.
Quanti possono dire di aver trascorso un paio d’ore conversando col conte Dino Grandi, l’uomo che presentò l’ordine del giorno che portò alla caduta di Mussolini ? Di aver visto nei primi quindici anni di vita tre guerre, di cui una mondiale con decine di milioni di morti? Di aver visto benedire, venerare Mussolini, Hitler, Stalin e averli sentiti maledire ? Chi può dire di essere stato compagno di giochi di una bambina americana che avrebbe raggiunto  un grande successo al cinema, alla televisione e soprattutto in teatro, ottenendo molti dei più ambiti riconoscimenti, Anne Bancroft ? e di aver conosciuti i i suoi genitori ? Di avere avuto uno zio che è stato compagno di fede e d’azione socialista di un deputato compagno di fede e d’azione, a sua volta, di Benito Mussolini, col quale poi ci fu rottura e si batté  in duello all’ultimo sangue, sospeso dai padrini, dopo ore di furiosi combattimenti, per una crisi cardiaca del compagno di mio zio? Zio Giovanni non l’ho conosciuto, ma ricordo che mia madre era letteralmente terrorizzata quando conobbi e presi a frequentare Rocco Scotellaro, temendo che diventassi socialista. Mia madre non ha mai voluto parlarne. Non dovette essere stata allegra la vita della sua famiglia dopo l’avvento del fascismo, quando lei aveva ventitre anni.

Penso di essere vaccinato.
Sono stato presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, pur non essendo professionalmente uno storico, e quell’esperienza, appunto, può avermi vaccinato, insegnandomi  il rischio che, invecchiando, si corre. Penso di aver capito che chi ha memoria storica può dare la sua testimonianza, una piccola tessera, che potrebbe anche essere insignificante, da mettere in ordine in un sistema complesso, complicato, instabile. E posso dire di non avere neanche questa pretesa. Mi piace semplicemente raccontare i miei ricordi senza nulla inventare, perché non ho fantasia creatrice; racconto ricordi che affondano nell’ignoto di un tempo che sembra irreale, non per fare storia, né letteratura, ma per passare il tempo, come si dice, in questa età, che sta diventando troppo lunga e troppo solitaria. Ieri, riflettendo su un pensiero di Benedetto Croce, ho calcolato che il grande filosofo quando morì aveva sei anni meno della mia attuale età!

Ferrara è stata un groviglio intenso, tumultuoso, contraddittorio, tragico della storia del Novecento, nonché della persecuzione agli ebrei.
Italo Balbo, il Trasvolatore; la sua morte ucciso dalla contraerea amica 18 giorni dopo l’inizio della guerra; don Giovanni Minzoni, parroco di Argenta, picchiato a morte dai fascisti a soli 28 anni; l’avvocato Renzo Ravenna, mitico podestà di Ferrara, fascista e ebreo, travolto dalla criminale legge antisemita del 1938, a cui Balbo continuò a testimoniare ostentatamente la sua amicizia; Nello Quilici bruciato nel rogo dell’aereo con Balbo.
La caduta del fascismo, la repubblica di Salò, la decimazione della consistente presenza ebraica, vedove, figli, testimoni, una folla di testimoni, un groviglio inestricabile.
Ricordo qualcuno dei testimoni, i loro interventi in Istituto, la loro pretesa di fare la Storia, battevano il pugno e ad alta voce, con tono che non ammetteva repliche gridavano: IO C’ERO!

Non hanno mai detto io c’ero Paolo Balbo, figlio di Italo, e Folco Quilici, il noto regista e documentarista, figlio di Nello. Erano compagni di scuola quel 28 giugno 1940, avevano dieci anni, quando i loro padri bruciarono nel deserto libico abbattuti dal fuoco della contro aerea italiana. Erano a scuola quel giorno. E con loro c’era Nino Cristofori, che sarà un politico, deputato e ministro democristiano, che quel giorno mi ha raccontato.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.