I BRILLANTI STUDI PRESSO SCUOLA ABSBURGICA DEL ‘CONTADINO’ ROCCO SCOTELLARO
Rocco Scotellaro nell’anno scolastico 1940-41 frequentò la seconda liceo presso l’Istituto Giovanni Prati di Trento. Suo docente di Italiano e Latino fu il prof. Giovanni Gozzer grande intellettuale cattolico liberaldemocratico che ho conosciuto anche se non personalmente per le molte letture di suoi articoli, specialmente sulla rivista della Sinistra DC Sette giorni . Agli Atti del Seminario di Studi nel Centenario della nascita di Gozzer è inquadrato il suo profilo sotto un aspetto “concreto” ed essenziale per un grande didatta: quello del rapporto con un suo allievo, appunto con Rocco Scotellaro. Gozzer fu sempre fiero di questo studente che sarebbe diventato uno dei protagonisti nel dibattito culturale sul riscatto del Sud povero e contadino.Nei faldoni del suo archivio personale Gozzer conservò documenti e scritti di Rocco e suoi riguardanti Scotellaro, con l’annotazione del nome Scotellaro sul dorso. E conservò per tutta la vita tutti i temi di Rocco, ritenendolo il suo migliore allievo.Come Rocco narra, in terza persona, nel racconto Uno si distrae al bivio, il diciassettenne Scotellaro arrivò a Trento nell’autunno del ’40, quando la seconda guerra mondiale per l’Italia era da poco iniziata. Frequentò qui la seconda Liceo classico ed ebbe tra i compagni di classe il futuro giornalista Alfredo Pieroni.Il primo impatto del giovane lucano con l’ambiente trentino fu difficile, per la chiusura e il distacco della mentalità del tempo. Egli scrisse che, andando in treno, dopo Verona si aveva l’impressione di entrare in una galleria senza fine, tra montagne poderose. Ebbe bisogno di tempo per “prendere le misure” alla vita cittadina. Trento fu però fondamentale nella sua formazione: incoraggiato dal prof. Gozzer egli decise di dare da privatista , alla fine dell’anno, l’esame di maturità anticipatamente, e conseguì la maturità classica al “Prati” nel luglio 1941.
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